Il Global Entity Reference System (GERS), recentemente lanciato dalla Overture Maps Foundation, un consorzio internazionale che vede tra i suoi fondatori colossi tecnologici come Meta, Microsoft, Amazon e TomTom ha un obiettivo ambizioso:
creare un linguaggio comune per descrivere e riconciliare le entità geografiche a livello mondiale, fornendo identificatori stabili (GERS IDs) a edifici, strade, indirizzi e luoghi.
Il Global Entity Reference System (GERS) è un’infrastruttura concepita per garantire l’interoperabilità e la coerenza dei dati geospaziali provenienti da fonti differenti. Si tratta di un framework universale che, integrato ai dataset della Overture Maps Foundation, fornisce un sistema stabile di identificazione e riferimento per entità fisiche e concettuali del territorio, come edifici, strade, indirizzi o unità amministrative.
Il cuore del sistema è costituito dai GERS ID, identificatori persistenti che assicurano la continuità delle entità nel tempo e tra diversi dataset. A ogni rilascio, Overture genera una nuova mappa di riferimento globale in cui i GERS ID sono mantenuti attraverso procedure di matching e conflation basate su librerie open source. Questa strategia consente di preservare l’integrità delle informazioni e di garantire la tracciabilità delle modifiche, documentate in un apposito changelog.
La struttura del sistema si articola in quattro componenti principali: la mappa di riferimento Overture, il registro globale dei GERS ID, il registro delle modifiche e i bridge files, che collegano gli identificatori GERS agli ID dei dataset sorgente. Grazie a questa architettura, GERS fornisce una base affidabile per l’integrazione di dati geospaziali a livello mondiale.
Sul piano operativo, GERS consente due modalità di utilizzo. Da un lato, permette di associare dataset di terze parti con le entità presenti in Overture: dati di traffico possono essere collegati a segmenti stradali, dati assicurativi ad edifici, recensioni a luoghi specifici, o indicatori statistici a divisioni amministrative. In questo processo, i dataset esterni acquisiscono il relativo GERS ID e diventano così “GERS-enabled”, pronti per essere interconnessi con altri dataset compatibili. Dall’altro lato, GERS supporta il conferimento di nuovi dati: i contributi esterni vengono analizzati dagli algoritmi di matching e conflation e, a seconda dei casi, associati a un identificatore esistente o descritti da un nuovo GERS ID.
Dal punto di vista metodologico, l’introduzione di identificatori persistenti consente di superare la frammentazione tipica dei dati cartografici, spesso eterogenei per scala, formato o provenienza. GERS fornisce dunque un riferimento univoco, stabile e documentato, semplificando i processi di aggiornamento, validazione e analisi integrata.
In prospettiva, il Global Entity Reference System rappresenta un’infrastruttura critica per l’ecosistema dei dati geospaziali aperti. La sua capacità di garantire stabilità e interoperabilità ne fa uno strumento chiave per pubbliche amministrazioni, operatori privati e comunità scientifica, contribuendo alla costruzione di un sistema informativo territoriale globale, coerente e continuamente aggiornato.