Panoramica riassuntiva sui principali aggiornamenti di dataset ambientali NASA: monitoraggio globale di atmosfera, suolo, neve e vegetazione

Panoramica riassuntiva sui principali aggiornamenti di dataset ambientali NASA: monitoraggio globale di atmosfera, suolo, neve e vegetazione

Di seguito divulghiamo un estratto tradotto dall'articolo originale in lingua inglese divulgato dalla NASA su alcune delle rilevanti novità legate ai dataset disponibili presso diversi centri di archiviazione dati NASA, con particolare attenzione alle risorse satellitari e alle misurazioni ambientali di vario genere. Questi dataset sono fondamentali per la comunità scientifica internazionale che studia l’atmosfera, la superficie terrestre, la criosfera, e gli ecosistemi.

Uno dei dataset di rilievo è il North Alabama Lightning Mapping Array (NALMA), che fornisce dati dettagliati sulle attività di fulmini nella regione del Nord Alabama. Questi dati sono utilizzati per la convalida di sensori satellitari come il Lightning Imaging Sensor (LIS) e il Geostationary Lightning Mapper (GLM), strumenti cruciali per lo studio dei fenomeni convettivi e delle tempeste. Il dataset è disponibile in formato ASCII dal 2019 fino ad oggi, e supporta la modellistica predittiva di fulmini e la ricerca sulle dinamiche temporalesche.

Un altro dataset importante è il Short-term Prediction Research and Transition Land Information System (SPoRT-LIS), che integra modelli di superficie terrestre (land surface model Noah) con dati osservativi grigliati per fornire analisi in tempo reale e reanalisi storiche. Questo sistema aiuta a migliorare le previsioni meteorologiche e idrologiche su scala regionale, offrendo dati ad alta risoluzione spaziale e temporale.

Il Goddard Earth Sciences Data and Information Services Center (GES DISC) mette a disposizione dati aerosol ad alta risoluzione (Aqua MODIS) che consentono di monitorare la qualità dell’aria e la distribuzione globale degli aerosol atmosferici, essenziali per studi climatici e sulla salute pubblica.

Il Land Processes Distributed Active Archive Center (LP DAAC) aggiorna regolarmente prodotti derivati da satelliti come VIIRS, includendo dati su produttività primaria lorda e fotosintesi netta, cruciali per la comprensione del ciclo del carbonio terrestre. Inoltre, LP DAAC fornisce dati su evapotranspirazione reale e potenziale, fondamentali per valutare lo stress idrico delle piante e la gestione delle risorse idriche.

Il National Snow and Ice Data Center (NSIDC) offre dati dettagliati sulla copertura nevosa e lo stato della criosfera, con prodotti che includono copertura giornaliera della neve a risoluzione fine e modelli digitali della superficie ottenuti con LiDAR e laser altimetrico (ICESat-2). Questi dati sono essenziali per monitorare gli effetti del cambiamento climatico sulle calotte polari, i ghiacciai e le risorse idriche da neve.

Il centro Oak Ridge National Laboratory DAAC mette a disposizione dataset ottenuti da strumenti aerei come il MODIS/ASTER Airborne Simulator (MASTER) e l’Airborne Visible/Infrared Imaging Spectrometer (AVIRIS), che forniscono dati spettro-radiometrici ad alta risoluzione spaziale e spettrale per il monitoraggio ambientale, inclusi gli incendi boschivi e la salute della vegetazione.

L’articolo evidenzia anche la transizione tecnologica verso nuove piattaforme di archiviazione dati in cloud, come la migrazione da archivi locali legacy verso il NASA Earthdata Cloud, che migliora l’accessibilità, la sicurezza e la scalabilità dei dati.

In sintesi, questi dataset integrano un ampio spettro di dati ambientali, dalla fisica atmosferica alla criosfera, dal suolo alla vegetazione, rappresentando strumenti indispensabili per:

  • Sviluppare modelli climatici e meteorologici sempre più accurati.
  • Effettuare monitoraggi a lungo termine di fenomeni naturali come tempeste, incendi, e scioglimento dei ghiacci.
  • Supportare la gestione sostenibile delle risorse naturali, incluse acqua, suolo e biodiversità.
  • Fornire dati aggiornati per la risposta rapida a emergenze ambientali e disastri naturali.
  • Promuovere la ricerca interdisciplinare sulle interazioni tra atmosfera, terra e oceano.

L’articolo invita gli utenti e i ricercatori a utilizzare e integrare questi dati nelle proprie analisi, sottolineando la disponibilità di vari formati e strumenti di accesso, e la continua evoluzione e aggiornamento delle risorse.

Fonte: ( NASA )

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