Il 13 marzo l'area dei Campi Flegrei è stata colpita da una scossa sismica di magnitudo 4.4, il più forte terremoto registrato di recente. Questo evento fa parte di un processo vulcanico noto come bradisismo, che comporta il sollevamento del terreno.
Dal 2005, l'area ha mostrato un progressivo innalzamento del livello del suolo, con un'intensificazione del fenomeno negli ultimi 12 mesi. Questo sollevamento è stato associato a un aumento dell'attività sismica, sia in termini di frequenza che di magnitudo dei terremoti.
L'interferogramma mostrato è stato ottenuto dalle immagini SAR del sensore Sentinel-1 dell'Agenzia Spaziale Europea - ESA, che mostra la deformazione del suolo tra marzo 2024 e marzo 2025, con valori massimi di circa 18 cm al centro della caldera.
Per maggiori dettagli sulla crisi bradisismica in corso, vi invitiamo a consultare i siti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e della Protezione Civile.
Questo interferogramma è uno dei prodotti che NHAZCA, leader a livello internazionale nell’analisi e monitoraggio dei rischi naturali e a supporto delle grandi opere e infrastrutture, genera regolarmente utilizzando la tecnica DInSAR (Interferometria SAR Differenziale). Grazie a questa tecnologia, che permette di monitorare con alta precisione le deformazioni del terreno, sono in grado di raccogliere dati essenziali per la sicurezza delle infrastrutture e la gestione dei rischi legati a fenomeni naturali e/o antropici, con tempi di rivisitazione sempre più brevi.
Mentre l'interferogramma evidenzia una deformazione progressiva legata al bradisismo dei Campi Flegrei, con un sollevamento massimo di circa 18 cm, un caso emblematico di deformazione del suolo più improvvisa fu quella del terremoto dell’Aquila del 2009. In quell’occasione, i dati elaborati dal CNR attraverso il satellite Envisat rilevarono una deformazione massima di circa 25 cm, ma concentrata in un singolo evento sismico. Questo confronto mette in evidenza le diverse dinamiche di deformazione del suolo: nel caso del bradisismo, il sollevamento è graduale e persistente, mentre nei terremoti si verifica in modo repentino a seguito della rottura della crosta terrestre.